Al mito e alla leggenda Maria ha attinto solo a partire dagli anni 70, quando diventa urgente per lei la necessità morale di condividere con un pubblico più vasto e restio il linguaggio e il ruolo dell’arte.
Questa spinta l’ha portata ad indagare e a cercare nelle antiche leggende locali spunti per nuove fiabe e metafore dell’arte e della vita. I suoi libri di fiabe sono:
- “tenendo per mano il sole” 1984
- “tenendo per mano l’ombra” 1987
- “il Dio distratto” 1990
- “Maria Pietra” 1991
- “La capretta” 1992
- “Lucerolina”
- “Curiosape”
Quasi tutte queste fiabe sono state da lei interpretate in altre materie e forme (collage su carta, ceramica, disegni a pennarello.).
Esistono poi altre fiabe inedite disegnate su carta, immaginate anche per essere tracce per altri interventi relazionali.
